Il movimento nel novembre 2020 aveva già messo in atto il “patto educativo territoriale” per contrastare la dispersione scolastica e promuovere la scuola diffusa.
Abbiamo letto l’appello del sindaco per un Patto Educativo contro la dispersione scolastica, che ha chiamato in causa il mondo della scuola, il terzo settore e quanti siano disponibili.
Civico22 nel novembre 2020 ha lanciato il ‘Patto educativo territoriale’ a tutte le scuole, le forze politiche ed il terzo settore, coinvolgendo oltre 10 istituti e 120 studenti, cui ha aderito anche PFP (Progetti Formativi Personalizzati) e portando avanti anche altre iniziative quali “Il libro sospeso” per il contrasto al caro-libri e alle difficoltà economiche di famiglie vulnerabili, nonché le “Aule Digitali Diffuse”, per il sostegno agli studenti in DAD durante i periodi più critici del lockdown. Nonostante i nostri sforzi e gli sforzi delle comunità scolastiche, sappiamo bene che l’incendio è comunque divampato e gli abbandoni scolastici durante la sospensione della scuola in presenza sono schizzati in alto ed oggi dobbiamo assolutamente correre ai ripari.
Il ‘Patto Educativo di Comunità’ è un modello innovativo e virtuoso, che l’alleanza nazionale delle reti “EducAzioni” ha chiesto al Ministero ed al Parlamento di rendere strumento di policy ordinario per combattere la complessità della povertà educativa e sostenere l’idea di “scuola aperta”, creando le condizioni per la costruzione della cosiddetta comunità educante.
Civico22 accoglie pertanto positivamente l’appello del Sindaco rispetto al tema e dichiara la sua immediata disponibilità ad unire le forze e mettere a disposizione la propria esperienza, già riconosciuta sul piano nazionale. Ci aspettiamo che il Patto Educativo sia previsto all’interno del “Piano sociale di zona”, che si sta varando proprio in questi giorni, chiarendo in maniera precisa gli interventi da realizzarsi ed i fondi che saranno investiti per contrastare la povertà educativa.