La chiusura delle scuole disposta dal sindaco Mastella per allerta meteo – per la verità con ordinanze un po’ confuse – non era certo un obbligo previsto dalla Regione, ma sempre una facoltà, con allerta arancione, tanto che alcuni sindaci campani si sono mossi diversamente, forse perché hanno provveduto per tempo ad azioni di pulizia e messa in sicurezza.
Poco sarebbe cambiato, visto che anche quest’anno – il terzo anno di seguito – la scuola appena iniziata è stata interessata dalle operazioni di volto: anche qui si sarebbe potuto seguire l’esempio di comuni virtuosi che hanno trovato soluzioni alternative, soprattutto considerando quanto la scuola sia stata sacrificata in questi anni.
A margine di tali considerazioni, non possiamo tacere però sulla chiusura ormai sine die, che interessa ancora molti istituti cittadini, i cui cancelli stentano a riaprirsi. E in questa frenesia di inaugurazioni e di roboanti annunci, davvero avremmo voluto vedere non certo l’apertura della scuola di Pacevecchia, già promessa per novembre 2021, ma almeno un aggiornamento sui lavori, e lo stesso si dica per la Bosco Lucarelli o la Silvio Pellico, per cui non si prevede nulla all’orizzonte, e la palestra della Mazzini.
Fino a quando gli studenti dovranno restare “fuori sede” con tutti i disagi anche in termini di viabilità o privati della possibilità di svolgere attività motoria? Nessuna notizia anche dei lavori annunciati per il plesso della Pietà, ormai è evidente che il trasferimento avverrà nel corso dell’anno, cosa che si voleva scongiurare, e speriamo che duri poco, visto che la sede temporanea sarà in pieno centro storico.
Insomma, speriamo davvero che archiviate le elezioni ci si possa tornare ad occupare seriamente della città.