Gioco e dipendenze, Moretti: misure specifiche, a partire dal Regolamento “no slot”
beneventani bruciano nel gioco d’azzardo.
E’ una dipendenza patologica che colpisce soprattutto i giovanissimi e gli anziani, in particolari i più fragili e quelli che vivono situazioni economiche di bisogno.
Si tratta di un problema sociale che il prossimo Governo della città deve affrontare con coraggio e determinazione. Per almeno due motivi: da una parte, perché la diffusione del gioco patologico fa il pari con uno stato di “perdita di senso” da parte di chi si vede senza futuro perché senza lavoro oppure perché vive una condizione di disagio sociale e personale; dall’altra perché gioco d’azzardo e povertà sono sempre più legati in un circolo vizioso che parte dalla speranza per concludersi in un aumento delle condizioni di disagio materiale: è un dato sconcertante anche nel Sannio, che si colloca al quarto posto nella classifica regionale per giocate, al primo posto in Campania e al sesto in Italia per la presenza di imprese del gioco che nel 2018 sono aumentate del 20,3%.
Nel programma della Coalizione ArCo abbiamo inserito misure specifiche per il contrasto al gioco patologico, che parte dall’adozione di un regolamento NoSlot sul modello di Bergamo e di altri comuni, anche piccoli come Anacapri, che sono stati coraggiosi ed hanno superato anche i ricorsi amministrativi intentati dagli esercenti.
Costituiremo un Osservatorio sul gioco d’azzardo patologico e le no-drug addiction tra SERD, Ufficio di Piano e Terzo Settore per attuare politiche innovative di contrasto alla diffusione del gambling ed alla prevenzione delle no drug addiction.
E, con un metodo già sperimentato e funzionante di welfare della persona, per le altre dipendenze patologiche – come le tossicodipendenze che purtroppo, nel silenzio assoluto, in questa città stanno aumentando vertiginosamente – sono necessari i progetti personalizzati di uscita dalle dipendenze.
Per sostenere economicamente gli esercizi commerciali che vorranno dismettere il gioco d’azzardo faremo in modo da riconvertire la spesa del gioco “liberato” in spesa per i servizi della coesione sociale e, infine, attiveremo gli sportelli ascolto nei quartieri e protocollo di presa in carico delle famiglie
(la foto di copertina si riferisce alla marcia no slot organizzata nell’ambito del Festiva PortidiTerra 2018)
A questo link trovate tutte le mie azioni fatte negli anni contro il gioco d’azzardo: https://www.youtube.com/playlist?list=PLNfEtwZ6Gp1brysEZmjmDrcTTgJaWL1lh