Non siamo affatto stupiti del dietrofront dei revisori, quanto invece lo eravamo del via libera. Il cortocircuito che si era generato con la proposta di proroga era più che è evidente e si è palesato con il “niet” dell’audizione in commissione del comitato ABC da noi richiesto. Si è detto no al comitato, perché la competenza sarebbe in capo all’ Eic e non al Comune! Come si poteva allora proseguire con un affidamento operato dal Comune stesso e per di più senza un termine? La proroga così costruita presentava chiari profili di irregolarità, che guarda caso, sono proprio quelli espressi dal comitato.
Oggi la situazione appare di difficile risoluzione, ma lo è certamente quando si va avanti ostinatamente senza confrontarsi con chi segue la vicenda da anni, riducendosi all’ultimo giorno utile.
Civico22 sostiene da sempre la battaglia per l’acqua pubblica, tra i punti cardine del suo programma, chiedendo anche a più riprese un confronto allargato e scevro da irrigidimenti. La possibilità indicata dai Revisori dei Conti, ossia quella di affidare ad una società su cui l’ente pubblico svolga un controllo analogo, va esattamente in questa direzione.
Condanniamo l’inerzia dell’amministrazione rispetto a mancati confronti e alla ricerca di soluzioni concrete al momento giusto. Il nostro non è sciacallaggio, come vanamente cerca di accusarci il Vicesindaco, in una posizione di difesa evidentemente arraffazzonata, è responsabilità: si è solo confermato negli atti amministrativi ineludibili dei revisori quanto abbiamo sempre contestato. Continuiamo fermamente a sostenere che l’acqua è un bene pubblico, un bene primario, su cui non si può fare profitto.