Piano periferie e lavori urbani: “Il Comune insiste nella realizzazione di opere cittadine anche contro il parere di tutti”
Civico22 suggerisce il progetto TiBe o una campagna di progettazione partecipata per l’area strategica dell’identità visiva della città
Civico22 ritorna sulle decisioni annunciate a mezzo stampa in merito al ‘Piano Periferie’ e l’impiego di fondi per finanziare lavori che impattano sulla città e che risulterebbero poco attinenti al piano in oggetto. Moretti già lo scorso anno aveva denunciato pubblicamente l’intenzione del Comune di Benevento rispetto all’impiego urbano di finanziamenti per le aree periferiche come riportato anche sulla stampa nazionale.
Oggi si ritorna sulla questione seppur con qualche variazione ai progetti di partenza che restano ancora da dettagliare in maniera definitiva, tuttavia, secondo quanto riportato dalla stampa, sembrerebbe che piazza Risorgimento sia destinata a parcheggio sotterraneo a due piani con piazza pedonale, mentre per l’area ex La Salle un’opera di rifacimento per bus con parcheggio per auto a raso, almeno su questo un decisivo passo indietro. Si andrà avanti, quindi, senza la realizzazione del palazzone e senza l’intervento dei privati. Civico22 commenta: “Rileviamo elementi preoccupanti oggi dalla stampa sull’impiego dei fondi relativi al ‘Piano Periferie’ che fu varato nell’agosto del 2016 nell’ambito del grande finanziamento voluto dal governo Renzi per la rigenerazione delle periferie urbane. Speravamo che il Comune si fosse redento nell’assurdità di spendere fondi per rifare piazza Risorgimento, ovvero la più centrale della città che nulla ha a che vedere con la periferia. Per di più in una città dove il megaparcheggio, gestito da Trotta, è decisamente sottoutilizzato rispetto ai posti previsti in partenza e il parcheggio di Porta Rufina che ha aperto e chiuso nel giro di pochissimi mesi, ci chiediamo perché questa pervicacia del Comune di Benevento nel voler portare avanti lavori per l’ennesimo parcheggio nel centro urbano con il ‘Piano Periferie’?”
Tante sono le domande e le perplessità rispetto a tale realizzazione contro il parere di tutti. Se proprio bisogna intervenire su piazza Risorgimento, si prendesse in considerazione il progetto TiBe degli architetti Carbone e Chiariotti che è stato presentato ed è sostenuto da diverse forze politiche. Ed infine, visto che si tratta di un’area strategica dell’identità visiva della città, sarebbe ancora meglio avviare una vera campagna di progettazione partecipata, perché questi fondi non vengano sprecati nell’ennesimo mega-parcheggio che poi resta inutilizzato ed in stato di abbandono.