Una nuova scuola è possibile. Dialogo da un’APE.
Giovedì 19 agosto 2021 alle 19.30, nel Giardino della Libreria Masone Alisei: dialogo sulle possibili trasformazioni di scuola e città, partendo da un’A.PE, periodico che racchiude un’esperienza di ricerca e scrittura collettiva.
Partendo da un esperimento di scrittura collettiva, condensato ne L’A.PE – periodico di ricerca di arti e padagogie, dialogano con Giovanni Zoppoli, maestro, ricercatore e fondatore del Centro di ricerca azione pedagogica Mammut, Angelo Moretti, Presidente della Rete di Economia Sociale Internazionale “RES-Int” e Coordinatore nazionale dei Progetti Formativi Personalizzati con Budget Educativi, e Giovanna Megna, avvocata e attivista per i diritti dell’Infanzia.
L’A.PE (Liberazione Attraverso la Pedagogia) è la rivista creata dal Centro di ricerca Mammut di Scampia per raccontare un anno di storia della variegata fetta di quotidianità chiamata scuola.
L’obiettivo è “bonificare l’immaginario” sulle possibilità di vita nuova a partire dalla città e dalla scuola.
L’emergenza sanitaria ha posto noi tutti avanti l’improcrastinabilità di scelte di campo, scelte che rimandiamo da tempo e che oggi non sono solo necessarie, ma anche indispensabili. La pericolosità virale di fare lezione ammassati per molte ore dietro un banco, ad esempio, può portare alla progressiva digitalizzazione della relazione educativa oppure alla diffusione di pratiche didattiche finora minoritarie come quelle della scuola in città e in natura.
Giovanni Zoppoli si occupa di ricerca/azione pedagogica, sociale e artistica a partire da marginalità urbane, ecologia e intercultura. Ha lavorato nei campi rom di Napoli e Bolzano. Conduce percorsi di ricerca, cooperazione e formazione rivolti a docenti e operatori in Italia e all’estero. Coordina il Centro Territoriale Mammut, programma di ricerca azione nato a Scampia nel 2007. E’ maestro elementare presso la scuola “Dalla Parte dei Bambini” (Napoli). Autore di numerosi testi, nel 2020 ha collaborato con l’Enciclopedia Treccani, redigendo la voce “Infanzia” nella X Appendice dell’Enciclopedia Italiana di Lettere, Scienze e Arti.