La Terza missione non riguarda solo un Ateneo, ma tutto il territorio che lo abbraccia
La scelta del Rettore Gerardo Canfora e di tutta l’Università degli Studi del Sannio di allargare la fascia di esenzione totale delle tasse universitarie non deve passare inosservata, perché è una importante e strategica novità per il nostro territorio.
L’Ateneo, infatti, ha innalzato il precedente limite di esenzione di un ISEE familiare di 22 mila euro portandolo fino a 28 mila.
Con questa soglia così alta, il Magnifico Rettore ha previsto che almeno il 60% degli studenti non dovrà pagare le tasse universitarie ed essere, dunque, ammesso alla frequenza e allo studio universitari in forma del tutto gratuita.
È una piccola rivoluzione che potrà avere ricadute importanti nell’attrazione di studenti fuorisede e di nuove iscrizioni di giovani beneventani le cui famiglie siano state colpite dagli effetti economici della pandemia.
Il numero delle famiglie in fascia di povertà del territorio diocesano di Benevento registrato dall’ultimo report di luglio 2021 della Caritas Diocesana di Benevento, aggiornato ai dati del 30 giugno, testimonia che la fascia dei nuclei che sono economicamente vulnerabili è in aumento progressivo. Il rischio potrebbe essere quello di avere una generazione di studenti sacrificati nel percorso curriculare di studio a causa di questa contingenza economica drammatica.
La scelta dell’Università del Sannio – che come Coalizione ArCo condividiamo e alla quale plaudiamo – ci insegna ad osare e guardare oltre: non è il momento di arrendersi sull’esistente, ma di rilanciare per offrire ai giovani i saperi necessari al futuro, il futuro del PNRR ma anche del Green New Deal europeo e dell’Agenda 2030 dell’ONU.
Siamo sicuri che questa decisione premierà la nostra Università, ma solo se anche la Città farà la sua parte, attivando una politica di collaborazione e co-progettazione pubblico/privato che veda il Comune protagonista attivo.
Sarebbero essenziali almeno 3 mosse:
- una politica abitativa per gli studenti fuori sede che sia incentivante. Oltre alla residenza universitaria già a disposizione a via San Pasquale, sarà importante che i proprietari di case che affittano agli studenti fuori sede diano il massimo perché il soggiorno a Benevento sia svolto in luoghi confortevoli ed accoglienti e non semplicemente in “case da battaglia”. Il Comune per comprendere la qualità dell’offerta abitativa ai fuori sede e magari aggiustare il tiro con apposite progettazioni potrebbe costituire un piccolo osservatorio insieme alle associazioni degli studenti universitari;
- una politica dell’orientamento al lavoro che valorizzi il territorio. Sarà necessario che nel sistema di governance della formazione che è in capo all’Ente comunale si operi in modo che tutti i marchi importanti della nostra terra siano coinvolti nei Carrier day UniSannio e nel sostegno alle borse studio dei Corsi di Studio. Sarà decisivo il lavoro di matching tra attese della domanda di lavoro da parte delle aziende locali e l’offerta dei saperi da parte di UniSannio, attraverso sistemi di intelligenza adattativa che parlino ed interagiscano e in cui il Comune potrebbe essere principale animatore strategico.
- una politica del tempo libero degli studenti. È ovvio che un fuori sede non si tratterà in città a ridosso del fine settimana solo perché abbiamo aperto due nuovi fast food che troverà facilmente anche nella sua città. Per essere attrattivi dobbiamo pensare all’attivazione di sale cinematografiche in città, navette per i multisala alle porte di Benevento, eventi di musica dal vivo nelle nostre vinerie e nei nostri pub, magari autorganizzati e sostenuti dal Comune in collaborazione con le associazioni studentesche. E non solo. L’incentivo ai percorsi sportivi open air lungo le arterie dei nostri fiumi e un piano di partecipazione tra studenti e teatri, come avvenne con grande successo nell’esperienza di Universo Teatro.
Se il Comune prenderà in carico lo sforzo compiuto da UniSannio ne potremmo trarre giovamento tutti, i nuclei deboli in primis, ma l’economia generale della città in toto. Se sarò eletto, avvierò da subito un tavolo di concertazione tra Università e territorio, perché la Terza missione non riguarda solo un Ateneo, ma tutto il territorio che lo abbraccia.