Pino Iorio candidato a sostegno di Moretti sindaco. Ingegnere, Docente, da anni impegnato in politica
Per anni presidente cittadino dei Democratici di Sinistra, proviene dai Cristiano Sociali di Gorrieri e Carniti, ingegnere e docente di Storia dell’Arte nei Licei, Componente della Segreteria politica di Civico22: Pino Iorio ha deciso di candidarsi alle prossime Elezioni comunali di ottobre al fianco di Angelo Moretti, candidato Sindaco di ArCo.
“Sono grato a Pino Iorio – dice il candidato Sindaco, Angelo Moretti – per avere scelto di stare al mio fianco in questa competizione elettorale: la sua esperienza, la sua competenza, ma soprattutto le sue doti di pensatore politico libero sono una ricchezza per me e per tutti noi”.
L’incontro con Moretti avviene con Civico22, durante i laboratori sulla mobilità sostenibile e, in particolare, sulle piste ciclabili.
“Seguo Civico 22 e Angelo Moretti da circa due anni – dichiara Pino Iorio – e fin dall’inizio mi ha intrigato la capacità di ascolto di questa comunità di persone, insieme alla ferrea volontà di Angelo di cambiare Benevento nel profondo. Negli incontri svolti per scrivere il programma si è via via manifestata, con chiarezza, la visione di una Benevento totalmente nuova, gentile e rivoluzionaria al tempo stesso: verde, aperta e inclusiva, intelligente, luogo di incontri e di opportunità”.
Perché ha deciso di candidarsi? “La convinzione che dovessi impegnarmi anche in prima persona – ammette Iorio – è maturata definitivamente solo pochi giorni fa, dopo aver letto del suicidio di un ragazzo di trent’anni nel carcere di Benevento. Solo, lontano dalla famiglia, nell’indifferenza generale, senza assistenza adeguata e senza le Istituzioni al fianco. Angelo Moretti ha una profonda esperienza sul tema ed ha scritto qualcosa che mi ha smosso dentro la scelta dell’impegno in prima persona: il Comune deve fare squadra, deve lavorare insieme ad altri attori sociali perché fatti come questi non avvengano più. Moretti ha finezza dei sentimenti, attenzione agli ultimi degli ultimi. Insomma: questa è casa mia!”.